Se hai avuto un attacco di panico hai sperimentato sicuramente un’intensa PAURA accompagnata da sensazioni fisiche e pensieri negativi legati al timore di morire, di impazzire di perdere il controllo.
VUOI SMETTERE DI LOTTARE CON LA TUA PAURA?
COS'È L'ATTACCO DI PANICO?
SONO SENSAZIONI FISICHE
Durante l’attacco di panico vivi delle sensazioni corporee che si attivano insieme all’ansia.
Potresti aver sperimentato:
• Palpitazioni, tachicardia
• Respiro affannoso
• Vertigini, giramenti di testa o sensazione di svenimento
• Sensazione di soffocamento o mancanza d’aria
• Sudorazione
• Formicolii alle mani o ai piedi
• Senso di costrizione o dolore al torace
• Nausea o nodo allo stomaco
• Debolezza delle gambe
• Visione annebbiata
• Tensione muscolare e tremori
• Vampate di caldo o di freddo
• Bocca secca
SONO PENSIERI NEGATIVI
Durante la crisi la mente interpreta le sensazioni del tuo corpo in maniera negativa e preoccupata attivando ulteriormente l’ansia e le reazioni fisiche di agitazione.
Si crea quindi un pericoloso circolo vizioso.
È COME ENTRARE IN UN CIRCOLO VIZIOSO...
Quando hai un attacco di panico provi un forte disagio emotivo e paura per quello che senti all’interno del tuo corpo.
I pensieri negativi di allarme creano una reazione fisica che a sua volta viene vissuta con paura facendo nascere un semplice ma potentissimo circolo vizioso.
Questo spiacevole meccanismo rende difficile interrompere la crisi e la rende intensa dal punto di vista emotivo.

In effetti l’attacco di panico nasce da un cattivo rapporto con l’ansia (la paura della propria paura) e soprattutto dalla difficoltà a tollerare le manifestazioni fisiche delle emozioni (battito accelerato, respiro affannoso e corto, formicolii, ecc.).
IL MECCANISMO DELL'EVITAMENTO
Una situazione di forte ansia e di intensa paura può capitare a tutti.
Il problema nasce quando cerchi di evitare nuove occasioni in cui questa paura potrebbe ripresentarsi. Ma come sappiamo l’evitamento aumenta la paura!
Inizi quindi ad avere il terrore della tua ansia e delle sue manifestazioni fisiche e ti trovi come in una trappola.
Con il tempo ti trovi a vivere uno stato di allerta estenuante e a convivere con un forte stress perché non vuoi rivivere un’esperienza così spiacevole.
LA PAURA VA AFFRONTATA!
COME USCIRNE?
UN PERCORSO GUIDATO PER USCIRE DAL PROBLEMA

Il disturbo da attacchi di panico si cura.
Esistono alcune tecniche che mirano a darti delle strategie nel gestire gli attacchi di panico nel breve termine, a migliorare il rapporto con la tua paura e, in generale, con le proprie emozioni.
Come psicoterapeuta utilizzo nella cura dell’attacco di panico la mia formazione sistemico-relazionale per l’inquadramento della problematica, affiancandola a tecniche cognitiviste come la Mindfullness e l’ACT e a tecniche corporee.
1. IMPARARE A VIVERE LE PROPRIE EMOZIONI (mindfullness, respirazione, tecniche corporee)
La paura della paura che vivi durante un attacco di panico è spesso legata a una difficoltà a riconoscere e a stare con le tue emozioni, soprattutto nelle loro manifestazioni corporee.
Invece di evitare le sensazioni e le emozioni spiacevoli, è più utile imparare a rilassarsi accettando anche il disagio emotivo.
Con un po’ di pratica, questo ti consentirà di non arrivare ad un stato di panico.
a. imparare a stare con le proprie emozioni e conoscere le manifestazioni del corpo
b. ritornare presenti e lucidi durante le emozioni intense
c. imparare a “fare passare l’onda emotiva” senza esserne travolti
d. rilassarsi
2. INTERROMPERE I PENSIERI NEGATIVI (defusion, consapevolezza, tecniche paradossali)
Quando vivi un attacco di panico nascono pensieri catastrofici (come: “sto perdendo il controllo, mi sta venendo un infarto, forse sto per morire…”) che hanno un ruolo importante nella crisi: fanno crescere il livello di ansia innescando continuamente segnali di pericolo.
Conoscere semplici tecniche per prendere la distanza dai propri pensieri, aiuta a non entrare nel circolo vizioso del panico.
3. AFFRONTARE I TEMI ALLA BASE DELLE PROPRIE PAURE
Puoi accorgerti che ci sono situazioni o periodi della vita in cui sei più vulnerabile all’ansia e questo ti fa intuire che alla base ci sono situazioni reali, tensioni, tematiche relazionali nascoste (che aumentano frequenza e intensità degli episodi di panico).
La tua storia familiare, il tipo di attaccamento, i traumi vissuti, così come momenti particolari della vita (per esempio l’uscita di casa di un giovane, la perdita del lavoro, una separazione,…), ti rendono più vulnerabile a problematiche di ansia o panico.
Lavorare su queste tematiche consente di disinnescare alla base la fonte dell’ansia e arrivare a una maggiore consapevolezza di sé.